Italiano sotto ogni sezione
During our recent visit to Canada at the end of October we had a chance to have our “couple” friends over for a night at the cabin to celebrate our 60th birthdays. Gianni and I went up the night before and couldn’t believe how much we missed the cabin. It truly is our happy place and the name “Casa Serena” (house of peace) suits it well.
We wanted everything to be just right for these friends that have been in our lives for over 40 years. So, decorations went up, food and drinks got prepped and then we waited for them to show up so we could hug and kiss as well as cry tears of happiness.
Durante la nostra recente visita in Canada alla fine di ottobre abbiamo avuto la possibilità di avere i nostri amici "coppia" per una notte in baita per festeggiare i nostri 60 anni. Io e Gianni siamo saliti la sera prima e non potevamo credere quanto ci manca la baita. E' davvero il nostro luogo felice e il nome "Casa Serena" gli si addice bene.
Volevamo che tutto fosse giusto per questi amici che sono stati nelle nostre vite per oltre 40 anni. Così, le decorazioni sono state montate, il cibo e le bevande sono stati preparati e poi abbiamo aspettato che arrivassero in modo da poterci abbracciare e baciare e piangere lacrime di felicità.
A little history on how this group of ten became family:
Andre: I meet Andre when I was six years old as he lived a few doors down from me on Clarendon Street, in Vancouver. Being that both our families were Italian our families connected. Andre and I went to Cunningham Elementary and part of high school at Gladstone together. He was dating Melanie and just after high school, I meet her at Pharmasave, where I was a pharmacy assistant and filled her prescription. We started hanging out and had many fun times playing cards.
Silvia: Grade three at Cunningham Elementary is where I met Silvia. We were two crazy Italians who became instantly attached at the hip. She spent time at my house and I always felt so welcomed in her crazy large family home. Can’t remember exactly what age, but we made an oath and became blood sisters. Meaning we pricked our fingers to let them bleed, then we joined our fingers together. I didn’t have a sister so this was really special. We both went to Gladstone High School and there, things with high school girls changed our relationship and we parted ways. But deep in my heart and I know in hers too, we still had that bond. It wasn’t until we both worked for the same pharmacists, but different stores that our friendship rekindled and soon after met her husband, Ken.
Dennis: Gianni met Dennis the first day he arrived in Canada in September 1976. Gianni had moved from Italy as his mother had passed away and his Zia Alma and Zio Calisto became his guardians in Canada. Dennis took Gianni under his wings and showed him the ropes to navigating Canada. When I met Dennis, he was dating Lorraine and the first time I met the both of them we were at a party and I got drunk that I puked all over their friend’s home. It didn’t help that all I had to eat was artichokes. I really thought they wanted nothing to do with me. But it is a story we still laugh about.
Joe: In 1978, my family moved into a new home on 40th Street in Vancouver. Joe lived across the alley from me. That summer all the kids in the neighbourhood played baseball and hung out. Joe and I tried dating for a short while but we quickly realized we were really good friends and left it at that. A few years later, when I was married to Gianni, a girl came into Pharmasave, where I was stocking shelves. She stated, “You are Maria, right”? I said yes, and she said “I’m Sharon, Joe’s girlfriend”. We would love to go on a double date with you and your hubby. At the time I was pregnant with Angela and it was summer, so we went for a boat ride to Pitt Lake. Not a very good thing for someone that gets seasick and pregnant to boot. But we had a blast with them.
I can’t believe the pharmacy is where we connected with Melanie, Silvia and Sharon. It was meant to be that I worked there.
Un po' di storia su come questo gruppo di dieci persone siamo diventato famiglia:
Andre: Ho conosciuto Andre quando avevo sei anni, viveva a pochi passi da me, in Clarendon Street, a Vancouver. Essendo che entrambe le nostre famiglie erano italiane, le nostre famiglie erano collegate. Andre ed io andavamo insieme a Cunningham, la scuola elementara e poi a Gladstone la scuola superiore. Usciva con Melanie e subito dopo il liceo, l'ho incontrata da Pharmasave, dove facevo l'assistente di farmacia e le ho compilato la prescrizione. Abbiamo iniziato a frequentarci e ci siamo divertiti molto a giocare a carte.
Silvia: Ho incontrato Silvia durante terza elementare di Cunningham. Eravamo due italiani pazzi che siamo affezionati all'istante. Ha trascorso del tempo a casa mia e mi sono sempre sentita così accolta nella sua pazza e grande casa di famiglia. Non ricordo esattamente a che età, ma abbiamo fatto un giuramento e siamo diventate sorelle di sangue. Significa che ci siamo punti le dita per farle sanguinare, poi abbiamo unito le dita. Non avevo una sorella, quindi questo è stato davvero speciale. Siamo andati entrambi a Gladstone, la scuola superior,e lì, le cose con le ragazze del liceo hanno cambiato il nostro rapporto e ci siamo separati. Ma nel profondo del mio cuore e so che anche nel suo, avevamo ancora quel legame. È stato solo quando entrambi abbiamo lavorato per le stesse farmacie, ma in negozi diversi, che la nostra amicizia si è riaccesa e poco dopo abbiamo incontrato suo marito, Ken.
Dennis: Gianni incontrò Dennis il primo giorno in cui arrivò in Canada nel settembre del 1976. Gianni si era trasferito dall'Italia a causa della morte della madre e i suoi Zia Alma e Zio Calisto erano diventati i suoi tutori in Canada. Dennis ha preso Gianni sotto la sua ala protettrice e gli ha mostrato le basi per navigare in Canada. Quando ho incontrato Dennis, stava uscendo con Lorraine e la prima volta che li ho incontrati entrambi eravamo a una festa e mi sono ubriacato e ho vomitato per tutta la casa del loro amico. Pensavo davvero che non volessero avere niente a che fare con me. Ma è una storia di cui ridiamo ancora.
Joe: Nel 1978 la mia famiglia si trasferì in una nuova casa sulla 40esima strada a Vancouver. Joe abitava dall'altra parte del vicolo rispetto a me. Quell'estate tutti i ragazzi del quartiere giocavano a baseball e uscivano. Io e Joe abbiamo provato a frequentarci per un breve periodo, ma ci siamo subito resi conto che eravamo davvero buoni amici. Qualche anno dopo, quando ero sposato con Gianni, una ragazza entrò in Pharmasave, dove facevo scorta di scaffali. Ha affermato: "Tu sei Maria, vero"? Ho detto di sì, e lei ha detto "Sono Sharon, la ragazza di Joe". Ci piacerebbe andare a un doppio appuntamento con te e tuo marito. All'epoca ero incinta di Angela ed era estate, così andammo a fare un giro in barca al Pitt Lake. Non è una cosa molto buona per qualcuno che soffre il mal di mare e rimane incinta. Ma ci siamo divertiti molto con loro.
Non posso credere che la farmacia sia il luogo in cui siamo entrati in contatto con Melanie, Silvia e Sharon. Era destino che lavorassi lì.
In summer of 1985 when Angela was barely six months old, we decided to have a camping trip with all these friends, who had never really met. We met up with everyone in Westbank campground in Kelowna. Funny story, Ken (Silvia’s husband, who we met for the first time on this camping trip) was following us up there, however it was dark and we got lost. Of course, there were no cell phones at the time so Gianni and I, and Andre and Mel who were also in our car, kept driving around to see if we could find them. At 11pm we called it quits and headed to the campground, but as we came around the corner, we see Ken’s car. YEAH, we all made it to the campground. That night Ken and Gianni didn’t go to bed. They had a roaring fire going and drinks in hand. They were happy campers.
Nell'estate del 1985, quando Angela aveva appena sei mesi, decidemmo di fare un viaggio in campeggio con tutti questi amici, che non si erano mai incontrati. Ci siamo incontrati con tutti nel campeggio Westbank a Kelowna. Storia divertente, Ken (il marito di Silvia, che abbiamo incontrato per la prima volta in questo viaggio in campeggio) ci stava seguendo lassù, ma era buio e ci siamo persi. Naturalmente, all'epoca non c'erano telefoni cellulari, quindi Gianni ed io, e Andre e Mel che erano anche loro nella nostra macchina, continuavamo a guidare per vedere se potevamo trovarli. Ma alle 23 abbiamo deciso di smettere di cercarli e di dirigerci al campeggio. Ma mentre stiamo andando lì, vediamo l'auto di Ken che viene verso di noi Sì, siamo arrivati tutti al campeggio. Quella sera Ken e Gianni non sono andatti a letto. Avevano un fuoco scoppiettante acceso e bevande in mano. Erano campeggiatori felici.
Here is a photo of our camping trip, when we were young and free and didn’t know what the world would throw at us, but we knew we had each other - Ecco una foto del nostro viaggio in campeggio, quando eravamo giovani e liberi e non sapevamo cosa ci avrebbe riservato il mondo, ma sapevamo di avere l'un l'altro.
That was the start of our family ties. A bond that has lasted decades and connected us with every wedding, birth of our 12 collective children, baptisms and times together, even recording a tape recording of us singing “Still Rock’n Roll to Me” during Expo 86.
Like all families, we had some challenges, but as the years passed and as we became adults with wisdom, we realized how much this family meant to us. Yes, we didn’t see each other as much as we wanted, because life just happens. But when we did, it was priceless and cherished memories were made. Going to the cabin when all the kids were little and 18 of us hunkered down for the weekend there, was magical. Our kids’ weddings that brought us together, some of our milestone birthdays, Silvia was able to come from Prince George for a visit. We made every moment count.
Quello è stato l'inizio dei nostri legami familiari. Un legame che dura da decenni e che ci ha legato ad ogni matrimonio, nascita dei nostri 12 figli collettivi, battesimi e momenti insieme, registrando anche una registrazione su nastro di noi che cantavamo "Still Rock'n Roll to Me" durante l'Expo 86.
Come tutte le famiglie, abbiamo avuto delle difficoltà, ma con il passare degli anni e diventando adulti con saggezza, ci siamo resi conto di quanto significasse per noi questa famiglia. Sì, non ci siamo visti quanto volevamo, perché la vita accade. Ma quando l'abbiamo fatto, è stato inestimabile e sono stati creati ricordi preziosi. Andare alla baita quando tutti i bambini erano piccoli e 18 di noi si sono accovacciati per il weekend lì, è stato magico. I matrimoni di nostril figli, che ci hanno fatto incontrare. Alcuni dei nostri compleanni importanti, Silvia è stata in grado di venire dal Prince George per una visita. Abbiamo fatto in modo che ogni momento fosse importante.
We have all had some kind of medical issues throughout our years but nothing that gave us a big scare until Melanie was diagnosed with breast cancer. The family came together and helped her as much as we could to get her through it. However, we didn’t know how strong she truly was, with her positivity and strength to get through it, she was our champion and is now in remission.
Of course, with Gianni’s APL Leukemia diagnosis it threw this family for a tailspin. We were far away in Italy and all of us felt lost. But thankfully for messages, telephone calls, and FaceTime we were connected. Funny thing, even though they were so far away I felt them with me when I needed them the most. Their incredible positivity and prayers, as all our extended connections, have helped Gianni get through some of his darkest days. So, for us to get together at the cabin, when we never thought Gianni would ever see them again, was a true miracle.
Tutti noi abbiamo avuto qualche tipo di problema medico nel corso degli anni, ma niente che ci abbia spaventato fino a quando a Melanie non è stato diagnosticato un cancro al seno. La famiglia si è riunita e l'ha aiutata il più possibile per farla superare. Tuttavia, non sapevamo quanto fosse veramente forte, con la sua positività e la sua forza per superarlo, era la nostra campionessa e ora è in remissione.
Naturalmente, con la diagnosi di leucemia APL di Gianni ha mandato in tilt questa famiglia. Eravamo lontani in Italia e ci sentivamo tutti persi. Ma per fortuna grazie ai messaggi, alle telefonate e a FaceTime eravamo connessi. La cosa buffa è che, anche se erano così lontani, li sentivo con me quando ne avevo più bisogno. La loro incredibile positività e le loro preghiere, come tutti i nostri legami prolungati, hanno aiutato Gianni a superare alcuni dei suoi giorni più bui. Quindi, per noi ritrovarci in baita, quando non avremmo mai pensato che Gianni li avrebbe mai più rivisti, è stato un vero miracolo.
Being in Italy we missed 60th birthdays and therefore the weekend at the cabin was to celebrate all of our 60th year. From Joe who we had celebrated before leaving for Italy, to Sharon’s who celebrates this year in July. We made the night incredibly special because we surprised everyone when Silvia and Ken drove down from Prince George with their son Jonathan, basically to have dinner, sleep and leave again. But boy was it worth it when Sharon, who was the first to see them arrive, couldn’t believe her eyes and started the tears happening for all of us. That night we laughed about old times, we cried about the tough times, but mostly we loved our time together as a family unit.
Life is hard, complicated, a roller-coaster ride, but it’s in these moments that we realize how much we are blessed and thank God and our angels for what we have. The connections of friends that have become family and will be there for the rest of our lives. Live life well always and remember to keep your connections alive and consistent.
Essendo in Italia ci siamo persi feste di 60 anni e quindi questo weekend in baita è stato per festeggiare tutti i nostri 60 anni. Da Joe che avevamo festeggiato prima di partire per l'Italia, a Sharon che festeggia quest'anno a luglio. Abbiamo reso la serata incredibilmente speciale perché abbiamo sorpreso tutti quando Silvia e Ken sono scesi in macchina da Prince George con il loro figlio Jonathan, praticamente per cenare, dormire e ripartire. Ma ne valeva assolutamente la pena quando Sharon, che è stata la prima a vederli arrivare, non riusciva a credere ai suoi occhi e ha iniziato a piangere, come tutti noi. Quella sera abbiamo riso dei vecchi tempi, abbiamo pianto dei momenti difficili, ma soprattutto abbiamo amato il nostro tempo insieme come unità familiare.
La vita è dura, complicata, un giro sulle montagne russe, ma è in questi momenti che ci rendiamo conto di quanto siamo benedetti e ringraziamo Dio e i nostri angeli per quello che abbiamo. Le connessioni di amici che sono diventati una famiglia e che ci saranno per il resto della nostra vita. Vivi sempre bene la vita e ricordati di mantenere le tue connessioni vive e coerenti.
Here is a TikTok video and photos of our 60th celebration at the cabin - Ecco un video TikTok e foto della nostra 60esima celebrazione in baita
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